L’autovalutazione consiste nell’elaborazione di un giudizio sulle proprie prestazioni. Si tratta di un processo mentale che è al centro della nostra vita sociale, considerando che ogni giorno, dal lavoro fino agli ambiti più ricreativi, ci troviamo di fronte alla necessità di stimare le nostre capacità di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
Due psicologi, Dunning e Kruger, hanno studiato la tendenza della società moderna ad autovalutarsi in modo inappropriato, teorizzando che le persone con scarse abilità tendono a sopravvalutare le proprie competenze, mentre gli individui altamente qualificati tendono a sottostimarle.
Questo fenomeno è alla base della disinformazione che dilaga sui social network: gli utenti meno preparati sono anche quelli più convinti nella diffusione delle proprie idee!
Gli studi fondativi della teoria di Dunning-Kruger
Negli esperimenti iniziali, i due psicologi somministrarono ad una popolazione di studenti universitari una batteria di test di logica, grammatica, cultura generale e senso dell’umorismo. Dopo aver completato i test, ai partecipanti fu chiesto di autovalutare la performance, stimando il proprio posizionamento rispetto agli altri.
I risultati evidenziarono che gli individui meno preparati (ovvero quelli del quartile inferiore) sovrastimavano il proprio punteggio, ritenendosi ben al di sopra della media, mentre al contrario, gli studenti più preparati( ovvero quelli nel quartile superiore) tendevano a sottostimare le proprie abilità.

Le caratteristiche dell’effetto di Dunning-Kruger:
- l’incompetente può sovrastimare di molto il proprio livello di abilità, dal momento che gli mancano le competenze di base come punto di riferimento rispetto al quale operare una stima affidabile.
- l’incompetente non è in grado di riconoscere l’effettiva competenza degli altri, anche in questo caso come conseguenza della mancanza di un adeguato punto di riferimento. Tale condizione è particolarmente problematica perchè preclude all’incompetente la possibilità di migliorarsi, affidandosi a chi è più esperto di lui.
- l’effetto di Dunning-Kruger tende alla risoluzione spontanea quanto più l’individuo accumula conoscenza, diventando maggiormente in grado di riconoscere la propria precedente ignoranza ed allo stesso tempo più disponibile ad affidarsi alla maggiore esperienza degli esempi positivi che ha intorno. In questo percorso virtuoso, la consapevolezza delle proprie limitazioni cresce parallelamente alla propria competenza.
Quali fattori favoriscono l’insorgenza di questo fenomeno?
Il bias cognitivo di cui stiamo parlando presenta delle condizioni favorenti:
- Mancanza di metacognizione: assenza della capacità di riflettere sul proprio pensiero e sulla propria conoscenza per arrivare ad una valutazione accurata della situazione
- Effetto cassa di risonanza: nella società moderna diventa sempre più diffusa la tendenza ad evitare il confronto e rifugiarsi all’interno di cerchie ristrette in cui già si condividono le stesse idee, ne consegue spesso un peggioramento degli estremismi per mancanza di contraddittorio
- Problemi di autostima: ammettere la propria incompetenza è un processo difficile e il cervello tende a distorcere la percezione della realtà per preservare un’immagine positiva di sé.
- Informazioni incomplete o errate: la mancanza di informazioni affidabili e l’incapacità a reperirne favoriscono la creazione di convinzioni errate in merito alla propria competenza.
Quali danni possono derivare dalla mancanza di una corretta valutazione delle proprie capacità?
- Sul luogo di lavoro: l’attivismo degli incompetenti può portare a errori procedurali, cattive decisioni , caos organizzativo; al contrario, professionisti altamente qualificati per un determinato compito potrebbero esitare a prendere l’iniziativa, sottovalutando il proprio valore.
- Nel dibattito pubblico: fenomeni come la diffusione delle fake news e la polarizzazione del dibattito vengono favoriti dall’effetto di Dunning-Kruger, infatti le persone poco informate sono spesso le più convinte nel sostenere posizioni erronee, mentre esperti del settore di riferimento non partecipano al confronto nella paura di risultare imprecisi.
- Durante il processo educativo: la presenza dell’effetto di Dunning-Kruger andrebbe attentamente indagata da parte degli insegnanti, in modo da combattere l’incompetenza negli studenti erroneamente sicuri di sè e la mancanza di sicurezza degli studenti più preparati.
- Alle prese con la vita quotidiana: numerose scelte personali, da quelle più comuni e quotidiane a quelle più rilevanti, possono produrre effetti negativi a causa di errori di valutazione fatti in partenza rispetto alle proprie capacità.
La teoria di Dunning-Kruger applicata al mondo dei social network
La teoria di Dunning-Kruger è stata elaborata molti anni fa (1999), tuttavia nella società contemporanea assume un ruolo ancora più importante se applicata al mondo dei social network.
I social sono infatti diventati quel luogo in cui il numero di likes ad un contenuto condiviso diventa il valore intrinseco del contenuto stesso. In un contesto del genere, l’esistenza dell’effetto di Dunning-Kruger spiega il progressivo deterioramento del dibatttito virtuale, dal momento che:
- gli utenti più ignoranti ed incompetenti sono anche quelle più convinti delle proprie posizioni
- gli utenti meno preparati saranno anche meno in grado di discernere la posizione meglio argomentata
- gli esperti del settore tenderanno a tenersi alla larga dal contesto virtuale in cui si sentono meno sicuri e possono essere facilmente attaccati.
Questi elementi disfunzionali stanno trasformando i social in casse di risonanza, ovvero un ambiente congeniale per gli estremismi, le fake news ed il cyberbullismo.
Come contribuire alla risoluzione dell’effetto di Dunning-Kruger
Come detto in precedenza, l’effetto di Dunning-Kruger tende alla risoluzione spontanea quando aumentano le competenze dell’individuo, dal momento che migliora anche la sua capacità di autovalutazione.
Nell’elaborazione della propria teoria, i due psicologi hanno evidenziato anche altri strumenti efficaci per superare la problematica in questione:
- Ricorso a feedback esterni: il confronto con gli altri è cruciale, dal momento che accettare critiche da fonti affidabili può aiutare a correggere la propria autopercezione. È altrettanto importante imparare ad offrire feedback costruttivi a chi li richieda, evitando toni accusatori o giudicanti.
- Apprendimento costante: Più si studia un argomento, più si diventa consapevoli della sua complessità e della propria posizione rispetto ad essa, aumentando in questo modo la precisione delle proprie valutazioni in merito.
- Umiltà intellettuale: come già ammoniva il filosofo greco Socrate, “So di non sapere”…vuol dire riconoscere con umiltà che la conoscenza del reale è talmente vasta da non poter essere certo compresa da un singolo individuo, le cui idee/opinioni possono sempre rivelarsi sbagliate.
- Metacognizione Attiva: bisogna sempre essere aperti alla scoperta di nuove prove ,a sostegno o in confutazione delle proprie convinzioni, mantenendo un’elasticità mentale che rifugge i preconcetti.
- Pluralità di opinioni: l’abitudine all’ascolto facilita il confronto tra opinioni diverse e contribuisce alla nascita di una naturale predisposizione alla comprensione degli altri interlocutori
Per concludere, la teoria di Dunning-Kruger ci ricorda l’importanza di avere una maggiore consapevolezza di noi stessi e degli altri, presupposto fondamentale per comprendere il mondo sempre più complesso in cui viviamo.
Essa non serve a colpevolizzare l’ignoranza, quanto piuttosto segnala la necessità di non interrompere mai il percorso di apprendimento.