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L’importanza dell’educazione digitale

Il World Wide Web è diventato parte integrante della nostra quotidianità, al punto che la suddivisione tra virtuale e reale ha di fatto smesso di esistere: trascorriamo la giornata immersi in social network, smartphone, applicazioni, contenuti on demand…. una vita “onlife”, citando il termine coniato dal filosofo Luciano Floridi unendo le parole “online” e “life”.

Tale cambiamento ha accresciuto infinitamente le nostre possibilità di interazione ed intrattenimento ma ha anche prodotto degli effetti negativi, dal momento che gli esseri umani hanno compreso solo in parte come adattarsi alla digitalizzazione dell’esistenza.

Nel tentativo di colmare questo gap, si è da tempo avviata una riflessione approfondita sull’importanza dell’educazione digitale all’interno della società. L’acquisizione di queste nuove competenze è talmente urgente da suggerire un parallelo con le massicce campagne del passato a favore dell’alfabetizzazione…infatti, un altro termine per identificare il progetto di cui stiamo parlando è “alfabetizzazione digitale”. Vediamo di cosa si tratta.


Definizione di educazione digitale

Per educazione digitale si intende il processo di apprendimento delle competenze necessarie ad utilizzare in modo responsabile, critico e consapevole i numerosi strumenti digitali a nostra disposizione.

Si tratta di un percorso in cui sviluppare numerose competenze:

  • tecniche, per arrivare a comprendere i meccanismi di funzionamento di software, hardware, piattaforme digitali, algoritmi.
  • cognitive, per elaborare le informazioni, valutare le fonti, identificare i bias, approfondire tematiche e norme(privacy)
  • etico-relazionali, per riconoscere e gestire le emozioni, allenare l’empatia, rispettare le regole della comunità

L’importanza dell’educazione digitale è particolarmente evidente nella tutela degli adolescenti, ovvero i soggetti più esposti al rischio di sviluppare un rapporto disfunzionale con il mondo virtuale. Tuttavia non va trascurata la necessità di coinvolgere in questo processo di apprendimento ciascun utente, seppur con modalità diverse in base ai fattori di tipo anagrafico, culturale, sociale.

una tavola apparecchiata reca il cartello "divieto di utilizzo degli smartphone"
un utente fissa lo schermo del proprio pc su cui compare la scelta "notizia vera o notizia falsa?"

Educazione digitale e social network

La necessità di imparare ad usare bene gli strumenti digitali appare particolarmente evidente nel caso dei social network, i quali hanno modificato in modo permanente le interazioni sociali tra gli esseri umani…in peggio, da molti punti di vista.

Infatti, la progressiva trasformazione delle piattaforme online in casse di risonanza ha prodotto un terreno di coltura perfetto per lo sviluppo di estremismi e disinformazione, al punto che i social sono diventati potenti amplificatori di malessere psicologico e sentimenti negativi.

Per combattere questa deriva bisogna promuovere l’importanza dell’educazione digitale nell’uso dei social network, concentrandosi in particolare su alcuni punti:

identità digitale; gli utenti devono essere consapevoli che ogni azione online contribuisce a costruire la propria identità digitale e quest’ultima va gestita in modo attento

gestione dei dati personali; l’utilizzo dei social deve accompagnarsi alla riflessione sulla quantità e tipologia delle informazioni personali che si vuole condividere al loro interno, avendo preventivamente letto e compreso le informative sulla privacy, le impostazioni di sicurezza del profilo, le regole di gestione della community online.

pensiero critico e lotta alla disinformazione; l’educazione digitale aiuta ad identificare le fonti affidabili, riconoscere le fake news e comprenderne il meccanismo di diffusione.

rispetto degli altri; bisogna fornire strumenti agli utenti per elaborare correttamente le emozioni veicolate tramite i social, imparando inoltre a riconoscere, prevenire e combattere il bullismo online.

L’apprendimento di queste skills costituisce la prima linea di difesa contro il cattivo uso dei social network, che danneggia la salute degli utenti e produce effetti collaterali particolarmente gravi come l’aumento di ansia, depressione, disturbi alimentari, insonnia, deficit attentivi, forme di dipendenza.

Gli adolescenti sono quelli più esposti alle problematiche elencate, in quanto già psicologicamente fragili e insicuri. I luoghi in cui concentrare gli interventi a loro tutela sono quelli più associati al processo di crescita intellettiva e personale.

una maestra illustra ad un bambino come usare il tablet

L’educazione digitale dei minorenni: il ruolo di famiglia e scuola

La famiglia è un contesto di apprendimento fondamentale per i ragazzi, nonostante la tendenza al crescere dell’età di identificarsi sempre più spesso con i coetanei piuttosto che con il proprio nucleo familiare. Il ruolo di quest’ultimo nell’educazione digitale si articola in diversi ambiti:

  • modello di comportamento; l’esempio genitoriale conserva una grande potenza educativa sui ragazzi e gli adulti devono essere i primi a mostrare un uso consapevole e bilanciato della tecnologia.
  • definizione delle regole; vanno concordate (e non imposte) regole sull’impiego dei dispositivi, come orari o luoghi in cui non si possono usare (es. a tavola, prima di dormire), prevenendo e monitorando il rischio di dipendenza.
  • partecipazione all’apprendimento; i genitori devono comprendere le piattaforme che i loro figli utilizzano e cercare di colmare quel gap tecnologico che è spesso alla base della mancata comprensione reciproca.

Accanto alla famiglia, la scuola riveste un ruolo altrettanto fondamentale: essa è il luogo dell’apprendimento di numerose competenze e nozioni e non si può sottrarre al compito di educare i ragazzi anche all’interazione con il mondo virtuale….lo può fare in vari modi:

  • integrazione curricolare; l’educazione digitale può essere introdotta come modulo curricolare a sè stante o piuttosto, come raccomandato da vari studi di settore, può permeare in modo trasversale l’insegnamento di tutte le materie già previste
  • sviluppo del pensiero critico; la scuola può allenare i ragazzi alla verifica delle fonti, al riconoscimento delle fake news, alla comprensione delle ragioni della disinformazione
  • promozione della sicurezza online; la scuola può guidare i ragazzi all’instaurazione di relazioni sociali sane, calando i numerosi progetti di inclusione sociale all’interno del contesto virtuale
  • stimolazione alla creatività; la scuola può aiutare i ragazzi a sfruttare le enormi potenzialità del web nello sviluppo delle proprie inclinazioni artistiche
un gruppo di ragazzi parla sulle scale senza avere i cellulari in mano

Quali progetti promuovono l’educazione digitale in Italia (e in Europa)

In Italia, sono state lanciate diverse iniziative a supporto di una maggiore alfabetizzazione digitale:

  • Generazioni Connesse: progetto del Ministero dell’Istruzione che promuove l’uso sicuro e consapevole di Internet tra i giovani, offrendo materiali didattici per le scuole e per le famiglie. 
  • Polizia Postale italiana: organizza incontri nelle scuole per sensibilizzare studenti, genitori e insegnanti sui rischi del mondo virtuale, con un focus particolare sulle problematiche del cyberbullismo e della pedopornografia online.
  • Progetto Cittadinanza Digitale: integrazione curricolare di moduli didattici specifici sull’educazione digitale, spesso in collaborazione con organizzazioni non governative e aziende private.

Anche la Commissione Europea ha un ruolo centrale nella promozione dell’educazione digitale, nello specifico attraverso la promulgazione di un piano strategico d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027). Altre iniziative europee comprendono: l’istituzione dell’European Digital Education Hub, una piattaforma online che mette in rete esperti, istituzioni e professionisti per condividere risorse e buone pratiche; il finanziamento di progetti nell’ambito del programma Horizon Europe e Erasmus+ focalizzati sulla sicurezza online e sulla lotta alla disinformazione; il lancio del progetto EU Code Week, per spiegare la programmazione, il pensiero computazionale e i meccanismi di funzionamento delle applicazioni online in modo accessibile a tutti.

Pubblicato inSALUTE E STRUMENTI DIGITALI

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