“Red Rising”: 7 cose memorabili della trilogia

Red Rising, Darrow catturato dalla polizia, versione anime

La trilogia di Red Rising

Come ho avuto modo di sottolineare nel post di presentazione del blog, il concetto di distopia è strettamente legato alla fantascienza, ovvero a quel genere letterario in cui le vicende narrate si svolgono in futuri disfunzionali; gli autori del sci-fi distopico, con inevitabili differenze, vanno a dipingere mondi immaginari in cui la tecnologia ha rovinato il genere umano e la società attraversa uno stato di profonda crisi a causa di disparità economiche, emarginazione sociale, abusi di potere, privazioni fisiche.

Alcuni romanzi come “1984” di George Orwell e “Il mondo nuovo” di Huxley sono stati talmente importanti per lo scenario della letteratura mondiale da trasformarsi in veri e propri capolavori senza tempo, abbandonando l’ambito più di nicchia della fantascienza distopica.

Considerando il nome che ho scelto di attribuire al mio blog, potete immaginare che sono un avido lettore di questo genere letterario e nel corso degli anni ho avuto la fortuna di leggere libri davvero eccezionali; a partire da oggi voglio inaugurare una sezione del blog in cui condividere articoli di approfondimento sui libri che più mi hanno colpito per la loro capacità di creare storie distopiche.

Il posto d’onore lo voglio riservare alla trilogia “Red Rising“, scritta da Pierce Brown e pubblicato in Italia a partire dal 2016; prima però di procedere, voglio fare una precisazione.

Cosa differenzia una recensione fatta da Intelligenza Umana rispetto al lavoro delle IA

Nell’epoca delle IA generative, trovo inutile scrivere una recensione che si concentri sulla trama del libro o su alcuni personaggi, dal momento che si tratterebbe di un lavoro fatto meglio dalle IA, inoltre vorrebbe dire riempire l’articolo di spoiler e mi sembra un controsenso raccomandare un libro mentre al contempo se ne rovina la lettura; le mie recensioni riporteranno informazioni minime sulla trama (e potrete sempre decidere di saltare la sezione specifica in modo da non avere spoiler) e si dedicheranno soprattutto all’esposizione delle emozioni e riflessioni suscitate dal libro. Questa cosa una IA (ancora) non la può fare!

P.S. Per correttezza nei confronti delle nostre amiche in silicio, confesso che le immagini di accompagnamento all’articolo sono state create da IA ispirandosi liberamente ad elementi narrativi della trilogia di “Red Rising”.

Trama

Libro 1: Red Rising

In una società in cui le classi sociali sono rappresentate dal colore di appartenenza, con gli Oro all’apice del potere ed i Rossi alla base della piramide, semi-schiavizzati nelle miniere di Marte, emerge il protagonista della storia, Darrow O’Lykos, un ragazzo Rosso umile ed idealista, amante della sua famiglia e della sua splendida moglie.

Dopo una tragedia personale determinata dai soprusi degli Oro, Darrow viene reclutato da un gruppo di ribelli chiamato “ I Figli di Ares” ed accetta di subire una pericolosa trasformazione biologica in un Oro per potersi infiltrare nella casta dominante e distruggerla dall’interno. Il primo passo consiste nell’accesso all’Istituto, un’accademia brutale dove i giovani Oro si formano al comando, competendo in una gara di sopravvivenza tra casate. Lì, usando la sua intelligenza, la sua astuzia e la sua ferocia, Darrow si riesce a fare strada tra le letali competizioni e le intricate alleanze, restando concentrato sull’obiettivo di smantellare il sistema dall’interno.

Libro 2: Golden Son

Darrow è ormai un Oro e si sta facendo strada nella società, tuttavia la sua lealtà ai Rossi ed il suo desiderio di giustizia rimangono intatti. Mentre naviga nelle pericolose acque della politica e della guerra tra le grandi Casate Oro, Darrow stringe alleanze inaspettate, affronta nemici potenti, ritrova la voglia di amare, e cerca costantemente di bilanciare la sua apparenza da Oro con la sua missione segreta. Nel frattempo i figli di Ares diventano sempre più violenti nelle modalità di opposizione al regime delle caste e Darrow inizia a perdere fiducia nei capi dell’organizzazione clandestina.

Alla fine, Darrow riesce a trovare un equilibrio tra le forze opposte che si stanno sviluppando intorno a lui e diventa il centro della nascente rivoluzione.

Libro 3: Morning Star

La rivoluzione di Darrow è in piena espansione, ma la strada verso la vittoria è costellata di perdite e sacrifici; tra i suoi alleati ci sono Rossi, Argento e persino Oro dissidenti, e con questa forza variegata, nonostante il costante rischio di scontri interni, Darrow guida la sua guerra su vasta scala contro l’Autorità Dorata. Dopo aver affrontato battaglie epiche nello spazio e sulla superficie dei pianeti, dopo aver tradito amici ed essersi dovuto fidare dei nemici, dopo aver provato le fitte del rimorso ed aver riscoperto le gioe dell’amore, Darrow arriva allo scontro finale che determinerà le sorti della guerra.

7 cose memorabili della trilogia “Red Rising”

1)Un mondo distopico che funziona bene:

Il sistema delle caste immaginato da Brown pone alla guida della società gli impareggiabili Oro, che si distinguono per intelligenza, cultura, prestanza fisica, valore; gli altri colori svolgono mansioni sempre più “borghesi”quanto più si scende nella piramide, fino ad arrivare ai colori “proletari”, tra cui spiccano i Rossi che vivono in semi-schiavitù. In questa società incentrata sulla disparità tra caste, e senza la possibilità di un cambiamento di colore, le cose funzionano bene: ognuno ha il suo ruolo e lo svolge con precisione non dovendo occuparsi di altro, ne consegue una società efficiente; questa scelta sembra un’interessante provocazione rispetto alla spinta contemporanea alla rigida suddivisione dei compiti in base all’attività svolta.

2) Darrow non è il solito eroe super-IO:

I romanzi sci-fi e fantasy presentano spesso un personaggio super-Io, ovvero eccezionale e dotato di tutte le qualità che il nostro inconscio vorrebbe possedere, in particolar modo un’incrollabile fiducia in se stesso che lo guida nella risoluzione della trama a suo favore.

Darrow non è niente del genere, lo definirei piuttosto un eroe riluttante: dopo aver giurato vendetta contro gli Oro, la maggior parte delle scelte successive sono combattute, tentennanti, esposte al ripensamento, e l’avvio stesso della sua storia di ribelle vede Darrow in un ruolo passivo piuttosto che attivo. Questa costante indecisione lo rende un protagonista “normale” con cui è facile immedesimarsi.

3) Il successo di Darrow nasce dalla sua capacità di riunire due mondi in lotta:

La sua trasformazione in Oro comporta una crisi identitaria che viene risolta soltanto verso la fine della trilogia; Darrow non dimentica mai le sue origini Rosse o la sofferenza che gli hanno inferto alcuni Oro, tuttavia scopre quanto siano in realtà simili i suoi vecchi amici Rossi ed i suoi nuovi amici Oro, imparando a comprendere anche le ragioni degli avversari; se questo spunto narrativo in letteratura è abbastanza frequente, e fa riferimento alla necessità di saper accettare la diversità, nei romanzi di Brown ho trovato un maggiore realismo nello svolgimento della tematica: durante l’intero arco narrativo Darrow si scontra costantemente con i suoi alleati, sentendosi troppo Oro per i Rossi, e troppo Rosso per gli Oro.

4) Colpi di scena reali e non scontati:

Si tratta di un punto per me fondamentale: non sopporto i “falsi” colpi di scena; nello specifico, faccio riferimento a quegli “improvvisi” sviluppi della trama che vanno a risolvere un filone narrativo in realtà esplicito e ricco di indizi premonitori. Brown rifugge da questo espediente per mantenere l’attenzione del lettore, i colpi di scena sono ben dosati ed arrivano al momento giusto, ovvero quando il lettore ritiene che la trama sia diretta in tutt’altra direzione.

5) Personaggi comprimari di spessore:

La trilogia è segnata da numerosi personaggi comprimari che svolgono il ruolo esattamente come dovrebbero: il loro intervento e le dinamiche che creano con il protagonista sono fondamentali per l’evoluzione delle trama, fino alla sua conclusione. Mi è capitato molto spesso di leggere opere letterarie in cui i comprimari diventano semplici tappabuchi da alternare alle sequenze del protagonista; non è decisamente il caso di “Red Rising”.

6) Stile di scrittura accattivante e giornalistico:

Lo stile di Pierce Brown è veramente piacevole: frasi brevi, costruzioni sintattiche semplici, ritmo nella narrazione; ci si ritrova ad aver divorato pagine e pagine senza alcuna voglia di interrompere la lettura.

7) La storia personale di Brown è una fonte d’ispirazione per i giovani scrittori:

Come descritto dallo stesso autore in varie interviste, Brown è stato rifiutato circa 120 volte prima di riuscire a trovare un agente disposto ad aiutarlo nella pubblicazione della serie “Red Rising”, il cui primo libro è stato scritto di getto in due mesi; nel giro di qualche anno, Brown ha ottenuto il primo posto in varie classifiche di vendita US con l’ultimo libro della serie, “Morning Star”. Secondo me è una bellissima storia da raccontare ad ogni scrittore emergente!

Se dopo aver letto queste recensione vi sarà venuta voglia di leggere la trilogia, o se magari l’avete già letta, lasciate un commento all’articolo e discutiamone insieme.

Post di Alessandro

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